
Sposarsi nel nuorese tra natura e cultura
Il cuore della Sardegna è ricco di tradizioni, usi, costumi e storie che hanno caratterizzato per secoli la parte più autentica di una terra antichissima, immersi in un’aura affascinante che rievoca un passato vivo e regala un vero e proprio viaggio sia nello spazio che nel tempo.
Un aspetto peculiare di questo mondo di tradizioni e costumi antichi è sicuramente quello legato al rito del matrimonio, che mantiene la sua importanza quale momento di passaggio socialmente rilevante e rivive anche nella tradizione de su cojubiu nugoresu.
A Nuoro infatti negli ultimi anni è stata proposta una rievocazione dell’antica cerimonia matrimoniale, grazie alla quale in un’atmosfera suggestiva si possono rivivere i momenti più significativi che scandivano il matrimonio nuorese tradizionale: la serenata sotto la casa natale della promessa sposa; i preparativi della donna che attende il compagno con altre due giovani ragazze, chiamate sas accumpanzadoras; l’offerta de sos coricheddos, i classici dolci di mandorle e miele a forma di cuore; l’offerta benaugurale alla sposa de su presente, una bottiglia di vino senza tappo chiusa da un mazzolino di fiori di campo; la benedizione allo sposo e l’offerta di su cumbidu ai presenti; l’incontro solenne tra gli sposi; il corteo di parenti e invitati, aperto da una coppia di bambini che portano delle candele e composto anche da alcune coppie dei paesi limitrofi; la cerimonia religiosa, accompagnata dai canti della tradizione riservati alla circostanza.
E proprio a Nuoro, centro custode della cultura barbaricina, i futuri sposi possono scegliere di vivere il loro matrimonio fra stradine e case in pietra, gioielli architettonici e opere dell’arte e della natura.
L’amministrazione locale ha infatti eletto a Casa Comunale alcuni punti caratteristici della città, quali la storica Piazza Sebastiano Satta ed il punto panoramico del Belvedere di Viale Ciusa. Fuori dal centro abitato invece, sono stati messi a disposizione dei futuri sposi sia il sito archeologico di Tanca Manna che un’area del Parco del Monte Ortobene a pochi chilometri dalla città, da sempre molto caro ai nuoresi.
A sottolineare il profondo legame con la storia e le tradizioni sono infine le due ulteriori location individuate dall’amministrazione comunale, ovvero il Museo del costume e quello Deleddiano.
Il primo accoglie una preziosissima collezione di reperti provenienti dall’intero territorio regionale mentre il secondo, nato dalla trasformazione della casa natale della scrittrice, custodisce un gran numero di manoscritti, fotografie, documenti ed oggetti personali, costituendo una manifestazione tangibile del profondo legame della città con la scrittrice che ha fatto conoscere la cultura e le tradizioni della Barbagia al mondo intero.
Sposarsi in un museo è ormai possibile anche in altri centri del territorio nuorese, in risposta al desiderio sempre più diffuso di valorizzare la propria identità e segno di apprezzamento anche da parte di turisti che scelgono un luogo della memoria sarda per l’evento che designa l’inizio della loro storia personale.
In particolare è possibile celebrare il rito civile a Bitti, nel Museo della Civiltà Contadina e del Canto a Tenore; a Lanusei, nel Museo Civico Franco Ferrai; ad Olzai nella Casa Museo Carmelo Floris; ad Orani nel parco del Museo Nivola, uno dei luoghi della cultura più rilevanti della Sardegna e ponte ideale tra le opere dell’isola ed il resto dell’Europa.
Per gli sposi che desiderano celebrare il proprio matrimonio all’insegna del legame con la natura e le architetture storiche della Sardegna, il nuorese offre la possibilità di scegliere tra templi, villaggi e torri nuragiche, tra cui un’area del complesso archeologico di Selene a Lanusei, in un pianoro granitico a mille metri d’altitudine tra lecci, castagni e la macchia mediterranea.
E come in un viaggio virtuale nel tempo gli sposi possono scegliere per il loro matrimonio un’ambientazione medievale, sposandosi tra le mura del Castello della Fava a Siniscola oppure in prossimità della torre d’avvistamento spagnola di Barì nel territorio del Comune di Bari Sardo, che domina ancora oggi uno dei tratti litoranei più apprezzati della Sardegna.
Un’ulteriore alternativa è costituita infine dalla possibilità di celebrare il rito matrimoniale civile tra i lecci e le querce che circondano l’antico mulino idraulico del rio Bisine a Olzai, immersi nel verde incontaminato e accompagnati dal dolce suono dell’acqua che scorre tra le pale del mulino in granito, l’unico ancora funzionante in tutta Italia e retaggio della cultura popolare ottocentesca dell’area.
L’unicità di un territorio custode di una cultura antichissima, orgogliosamente preservata e viva nella sapiente commistione con il presente, si svela all’esterno e si dona con generosità a chiunque desideri vivere il giorno delle proprie nozze in luoghi incantevoli intrisi di storia e tradizioni.
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