La cravatta dello sposo

Se il matrimonio si svolgerà in chiesa meglio una cravatta classica non troppo vistosa che stacchi dalla camicia ma sia abbinata al vestito, nel caso in cui la cerimonia avvenga con rito civile, si può osare un po’ di più ma senza scostarsi troppo dai colori dell abito.

Al di là delle mode, il giorno delle nozze si consiglia sempre di indossare un completo scuro con camicia bianca e una cravatta in seta. Quest’ultima  preferibilmente in tinta unita, che richiami il colore dell’abito, ma non sono da escludere le  fantasie che comunque vanno sempre scelte accostate al vestito.

Le dimensioni della cravatta dipendono dalla corporatura dello sposo: la cravatta larga è ideale per gli sposi robusti, mentre, il cravattino lungo si addice a uomini  di corporatura esile.

Non può esistere una cravatta senza il nodo, quindi a ognuno il suo:
Il nodo semplice è adatto a uomini alti con il collo robusto ed è perfetto per tutti i tipi di cravatta, quello doppio, simile a quello semplice, ha però due passaggi che gli danno maggiore volume.
Il nodo winsdor da allo sposo un tocco british, il procedimento di annodamento è un po’ complicato ma il risultato è molto elegante ed è consigliato per cravatte lunghe e sottili.

 

Infine, un’ ultima osservazione sull’ evergreen il papillon: in origine si usava solo con lo smoking ma oggi molti lo usano per completare abiti in stile vintage, in questo caso si potrà osare scegliendo un papillon colorato, anche in fantasia che stacchi dal vestito.

 

 

 

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