
I riti benaugurali del matrimonio
Il matrimonio è, in ogni parte del mondo, un rito canonizzato in cui si uniscono antiche tradizioni popolari, elementi religiosi e gesti scaramantici.
Un insieme variegato di riti benaugurali, ripetuti con cura e considerati indispensabili per la buona riuscita dell’unione, caratterizzano quindi i matrimoni di moltissimi paesi del mondo. In Sardegna ad esempio sono tutt’ora rispettate antiche tradizioni locali, tra cui il lancio di riso e grano e sa ‘ratzia, ovvero la rottura del piatto che sancisce il passaggio sociale della sposa e simboleggia l’inizio della nuova vita felice di coppia.
Il lancio del riso è una tradizione tipica anche dell’India, dove però viene riservata allo sposo al momento del suo arrivo nel luogo in cui verrà celebrata la cerimonia religiosa e viene compiuta dagli invitati che contemporaneamente agitano delle torce accese. Il riso, come elemento benaugurale, è utilizzato anche in Lapponia e, naturalmente, in Giappone (dove si usa farlo mangiare agli sposi) ed in Cina. Probabilmente la tradizione che vede il riso come elemento portafortuna è proprio di origine cinese: un’antica leggenda narra infatti che un giorno un genio buono vide i contadini affamati e, impietositosi, si strappò i denti e li lanciò in una palude in cui nacquero presto molte piantine i cui frutti, tolta la buccia, ricordavano il biancore dei denti. Da allora si crede che ovunque ci sia una pianta di riso non possa più esserci fame.
Anche la rottura dei piatti in ceramica è un’usanza diffusa a diverse latitudini. Mentre in Inghilterra è la sposa che usa lanciare il piatto della torta dalla finestra, in Germania la tradizione vuole che ciò avvenga durante la Polterabend, che letteralmente significa “serata del chiasso”, ovvero un momento conviviale condiviso con gli amici la sera prima delle nozze. Nella Repubblica Ceca invece il lancio avviene durante la celebrazione del matrimonio ed il rito si conclude con la pulizia dei cocci da parte degli sposi, usanza un po’ fuori dagli schemi visto che in genere i frammenti vengono lasciati rigorosamente in terra.
Ed in Repubblica Ceca il rito del lancio non si limita al solo piatto e si ripete in diversi momenti della giornata: infatti prima del matrimonio alcune ragazze cospargono il luogo della cerimonia con petali di fiori, subito dopo la celebrazione dell’unione vengono lanciati dei piselli mentre, per placare gli animi degli antichi dei pagani, nella casa degli sposi si lanciano cereali, fichi, noci e monete.
E proprio queste ultime sono protagoniste di usanze benaugurali in diversi paesi, mantenendo, pur con delle varianti locali, il comune significato di un augurio di benessere ed abbondanza.
In Grecia in particolare le monete sostituiscono il lancio del riso mentre in Spagna gli sposi durante la cerimonia depositano a vicenda l’uno nelle mani dell’altro 13 monete d’oro, a simboleggiare la condivisione delle ricchezze nella coppia. E 13 sono anche le monete che in Messico lo sposo regala alla sua sposa alla fine della celebrazione, testimoniando l’impegno a prendersi cura di lei.
In Svezia e Lapponia invece i protagonisti dei riti legati alle monete sono i genitori: in questi due paesi infatti la madre regala alla sposa una moneta d’oro ed il padre una d’argento, entrambe messe dalla sposa stessa rispettivamente sotto il piede destro e sinistro.
Usanze particolarissime sono poi quella danese di bucare i calzini dello sposo durante la festa, come simbolo di fedeltà verso la moglie, oppure lo scambio tra gli sposi di oche in Cina o di galli in Corea! Anche dietro questi curiosi riti si celano comunque significati profondi: le oche infatti simboleggiano l’augurio di una lunga vita ed il gallo richiama l’inizio di un nuovo giorno e quindi di un cammino di vita insieme.
Tra gli altri riti benaugurali tipici si distinguono per originalità quello in uso in Germania in base al quale, alla fine della cerimonia, gli sposi tagliano insieme un tronco d’albero, dimostrando simbolicamente che la loro unione sarà in gado di superare gli ostacoli della vita coniugale oppure i 4 giri intorno al fuoco con cui i neo sposi indiani ottengono la benedizione divina o ancora lo scambio di vestiti tradizionali degli sposi danesi per confondere gli spiriti maligni.
E se alcuni usi, come quello greco di mettere una zolletta di zucchero nel guanto della sposa affinché il matrimonio diventi più dolce, quello egiziano che prevede che gli invitati pizzichino la sposa dopo la cerimonia o quello australiano di appendere al polso della sposa dei ferri di cavallo tenuti da nastrini, affondano nelle credenze popolari, altri aspetti benaugurali richiamano tradizioni sacre intrinsecamente legate al credo religioso.
In Inghilterra ad esempio la sposa dopo la cerimonia ricama sul vestito del marito una croce, in segno del suo amore e della sua devozione mentre in Giappone la cerimonia è scandita da diversi passaggi simbolici significativi, tra cui spicca il momento in cui il celebrante agita sui presenti un ramoscello di sasaki, albero considerato sacro, prima che gli sposi si scambino per tre volte una tazza di sake, simbolo della loro unione e di quella delle loro famiglie.
Un altro aspetto molto affascinante legato al matrimonio è quello della purificazione degli sposi, che solitamente precede le celebrazioni e si ripete immutata da secoli.
In Thailandia, ad esempio, il pomeriggio prima delle nozze un gruppo di monaci si reca a casa degli sposi e intinge le loro mani ed il capo in un catino che contiene acqua sacra, la stessa che il giorno successivo verrà messa nelle mani degli sposi per sancire la loro unione ufficiale.
Invece in Marocco la purificazione, riservata alla sposa, prevede un bagno nel latte in presenza di amiche e parenti, seguito dalla realizzazione di meravigliosi disegni con l’henne che ricoprono con motivi simbolici e benaugurali le mani della futura moglie.
Gesti propiziatori sopravvivono anche nella nostra tradizione: tante sono infatti le spose che ancora oggi in Sardegna si rendono protagoniste del rito della benedizione, un’antichissima usanza che unisce religiosità e gesti carichi di sentimenti: la futura sposa in ginocchio su un morbido cuscino al centro della stanza da letto dei genitori, la lettura della preghiera da parte della madre o della madrina, il dono del pane ed il lancio di petali, riso e grano benedetto.
Ancora oggi quindi il matrimonio riesce a compiere una vera e propria magia ed ha il potere di mantenere vivi, a qualsiasi latitudine, tradizioni, gesti, preghiere e riti, suggestivi, genuini ed eterni come le più belle promesse d’amore.
Ph. gallery: Studio Alagon
Domenica 10 Novembre 2019
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